ANCÓRA GROGGIA. APPRODARE A TEATRO

Ancóra Groggia, Approdare a teatro
IX Stagione del Teatro Groggia

Un cartellone ricco di spettacoli ed eventi racconta la nuova stagione 2019/20 del Teatrino Groggia, che per il nono anno consecutivo si dimostra punto di riferimento per la proposta teatrale del centro storico.

Il Settore Cultura del Comune di Venezia, in collaborazione con mpg.cultura, apre le porte dell’accogliente struttura lagunare per dare il via dal 23 novembre a una stagione che coinvolgerà giovani e “diversamente giovani” con spettacoli, laboratori ed eventi speciali.

Ancóra Groggia è il tema scelto, in una visione in cui lo spostamento d’accento sulla parola “ancora” riveste il duplice significato di continuità nel tempo e punto di riferimento e di ritrovo per i cittadini. Anche per questa edizione saranno presenti due sezioni dedicate rispettivamente a bambini e ragazzi, e ad un pubblico più maturo.

Nella sezione Ancóra piccoli sbarcheranno 6 spettacoli dedicati ai più giovani: Teatri soffiati porta in scena Fagioli, in cui due stravaganti cantastorie raccontano la favola senza fine di Jack e il fagiolo magico; Silvia Piovan e Anna Arpini torneranno al teatrino con il loro spettacolo/laboratorio Il giardino dei sogni; Febo teatro presenta la sua ultima produzione dal titolo La stamberga delle scarpe; Ullallà Teatro racconta invece Il pesciolino d’oro, tratto dalla celebre fiaba russa che narra la magia del mare e i desideri di ogni essere umano; l’evento performativo Meraviglia – Wonder me di Ketti Grunchi coinvolgerà il pubblico della prima infanzia insieme alle famiglie e un evento speciale dedicato ai bambini dal titolo S-Concerto di Bidonville Bazar, in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim, coinvolgerà i giovani partecipanti in un bizzarro concerto con strumenti musicali improvvisati.

Per gli adulti la sezione Ancóra grandi vedrà avvicendarsi 5 spettacoli di giovani realtà provenienti da tutta Italia: Money, della compagnia milanese La Petite Morte Teatro, farà riflettere sulle tematiche scottanti della nostra epoca con una favola metropolitana e pop che racconta una generazione; il gruppo cagliaritano LucidoSottile, dopo l’esperienza newyorkese, regalerà una serata multimediale con Spanker Machine, suggestivo spettacolo con un immaginario legato al mondo dei fumetti e dell’animazione giapponese; i veneziani del Collettivo dei Lagunaria con Giovanni Dall’Olivo presenteranno Memorie di Atlantide, spettacolo di teatro canzone per un viaggio tra sogni di uguaglianza sociale e immaginari poetici; il Collettivo L’Amalgama porterà in scena il nuovissimo T.O.M. – Tales of me, monologo danzato e recitato sulle musiche di Tom Waits; Un coniglio, solo è infine il titolo dei vicentini exvUoto Teatro, allegoria dell’alienazione e del problema degli Hikikomori.

Accanto agli spettacoli della stagione, due eventi speciali animeranno le serate invernali: l’inaugurazione della stagione, il giorno 23 novembre, con un doppio appuntamento. Nella prima parte della serata andrà in scena lo spettacolo Fino a quando la mia stella brillerà. Storia di Liliana Segre con Margherita Mannino per la regia di Lorenzo Maragoni che narra la vicenda tragica e umana della senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoà italiana. La serata continuerà con l’inaugurazione della mostra fotografica Instancabili che racconta attraverso una galleria di ritratti inediti, i protagonisti della passata stagione; le foto sono state realizzate da Simone Franzolini e il progetto è curato da Arianna Novaga. Accompagneranno la serata le sperimentazioni sonori di B.E.A.

Il concerto di Natale, a cura dell’Accademia musicale Giuseppe Verdi, che vedrà esibirsi gli alunni della scuola veneziana.

Le residenze artistiche ospitate dal Groggia quest’anno sanno due: la già citata Margherita Mannino e Ketty Grunchi, con un lavoro dedicato alla primissima infanzia e alle famiglie.

In parallelo alla stagione 2019/2020 si è voluta realizzare una proposta di attività laboratoriali dedicata ai piccoli, ai ragazzi e alle loro famiglie. Tre saranno le proposte: un laboratorio rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni e ai ragazzi dagli 11 ai 14, che si terrà ogni martedì pomeriggio in due diverse fasce orarie; per la fascia d’età dei piccolissimi, da 1 a 4 anni, e per famiglie, un laboratorio teatrale-pedagogico; e infine un laboratorio su Gianni Rodari, dedicato alle famiglie, in concomitanza, con il centenario con la nascita del grande autore italiano. Il progetto laboratoriale d’insieme si intitola Ancóra laboratori,è ideatoecoordinato da mpg.cultura e vede in campo i docenti Mattia Berto, Sabina Italiano, Ketty Grunchi, Valentina Dal Mas, Silvia Piovan, Anna Arpini.

Ancóra Groggia. Ancora una volta qui, per continuare un progetto e una visione già consolidati, in un teatro che è diventato il nostro approdo, il nostro ormeggio.

E questo “ancóra” per noi si trasforma in un àncora, spostando l’accento sulla prima lettera. Un accento che fa la differenza perché rappresenta un rafforzamento, un’intensità della voce che cresce, un inizio. Ci piace pensare che questo accento sia un modo per far attraccare nel nostro porto le idee di tutte le piccole realtà artistiche di un territorio in fermento che ha bisogno di uno spazio per rivelarsi, per sperimentare e per regalare emozioni.

Che cos’è un àncora se non un mezzo per trovare un approdo e salvarsi dalla bufera? In questo momento storico di grande trasformazione, di spaesamento e perdita di valori, a cosa ci si può ancorare se non al teatro, il luogo per eccellenza dell’aggregazione e della condivisione di esperienze?

A teatro si sta insieme, si cresce, ci si mette in gioco e ci si racconta, si ascolta l’altro e si sogna, si ride e si piange, ci si ritrova bambini e improvvisamente vecchi, si nasce e si muore, si passa insieme un tempo magico e privilegiato, come su di un vascello fermo in mezzo al mare. Quando nove anni fa abbiamo deciso di gettare la nostra àncora in un piccolo tratto di laguna ricoperto da uno splendido giardino, abbiamo trovato il nostro porto, il Teatrino Groggia. Abbiamo deciso allora di iniziare a coltivare in questo luogo il nostro senso di comunità e la nostra idea di teatro, per farlo diventare il porto protetto in cui accogliere persone di tutte le generazioni.

Mattia Berto, Direttore Artistico

mpg.cultura